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Quest' opera di Giorgio Samorini è concessa in licenza sotto la Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 3.0 Unported.
Inno osseto alla birra
Ossetian hymn to the bier
L’inno alla birra qui riportato è inserito nel ciclo epico dei Narti, eroi mitologici della cultura caucasica degli Osseti – un gruppo etnico indo-europeo che vive nella regione caucasica dell’Ossezia – e fu raccolto nel 1922 nel villaggio di Saniba, non lontano dal santuario osseta di Rekom. L’inno riporta un mito d’origine della birra d’orzo, e vi rientra l’interessante motivo di un uccello che diventa ebbro cibandosi delle bacche di una pianta, il luppolo. Il nome Satana dell’inno non corrisponde a quello del diavolo cristiano, ma è il nome di un’eroina progenitrice di numerosi Narti:
Birra, oh birra, tu che si dice
creata da San Giorgio!
Dall’alto della montagna un uccello s’involò;
scendendo, penetrò in un frutteto
e, in questo frutteto, su un albero venne a posarsi,
del luppolo egli beccò le bacche
e il luppolo gli salì in testa.
Il povero uccello cadde a terra,
un povero boscaiolo lo trovò;
ecco, si dice, una cosa ben strana!
Portò l’uccello a Satana.
Si dice ch’ella lo riscaldò presso il fuoco,
il povero uccello si mise a vomitare,
le bacche di luppolo sputò fuori.
Ecco, si dice, una cosa ben strana!
Satana inviò nella montagna
a domandare a San Giorgio d’oro
dei chicchi di orzo maltato
e fece fermentare la birra.
Birra, oh birra,
oh birra, crema delle birre,
crema delle birre, birra che rende felice.
E’ da quei tempi, si dice, che noi la conosciamo.
Lunga vita all’uccello,
e più lunga ancora a Satana (Narty I, 110, 17; rip. in Christol, 1994)
Il tema dell’uccello che scopre le virtù di un frutto o di una bacca è presente in altri passi dell’epopea dei Narti, ad esempio in Narty 100 si legge: “L’uccello si posò sul luppolo, e mangiò e si ubriacò”. In un altro passo (Narty Kaddjytae, 59-60), intitolato “Come apparve la birra”, l’uccello si appollaia su un albero e assorbe tre bacche di luppolo, poi si mette sull’area dove vengono fatte seccare le granaglie e assorbe dei chicchi maltati. In seguito a questo doppio assorbimento l’uccello cade morto e viene raccolto e portato a Satana. In questo caso il processo di fermentazione indotto dalla miscelazione malto + luppolo, che è alla base della preparazione della birra, avviene nello stomaco dell’uccello. L’ebbrezza del passero in questi racconti mitologici riporta al comportamento osservato più volte in natura dei volatili che si inebriano con diversi tipi di frutti (si veda Uccelli ebbri).
Nell’inno alla birra il luppolo è denominato xuymaellaeg, e le lingue europee impiegano la medesima base *xumal per denominare il luppolo, ad es. germanico humall, latino humulus. Abaev (1989, p. 262) fa derivare *xumal da *hauma, la bevanda iraniana avestica dell’haoma.
Nei racconti osseti le bacche del luppolo sono ritenute inebrianti, e ciò probabilmente perché questa pianta viene impiegata nella preparazione della birra; un’innovazione tecnica che non sembra comunque precedente al IX secolo della nostra era.
Nell’inno la birra è denominata baegaeny. V’è chi fa derivare questo termine da *kanab-, Cannabis (Abaev, 1958, p. 245), ma Christol (1994, p. 118) preferisce vederlo come una derivazione da *baka, “cavallo”, e quindi da *bakana, che designa il kumis, la bevanda fermentata alcolica ottenuta dal latte di giumenta.
Satana, eroina femmina fra i Narti, è in stretta relazione con le fonti inebrianti, in particolare con le bevande fermentate, poiché in più casi presiede in qualche modo alla produzione della birra, come nell’inno qui riportato. In un racconto del Libro degli Eroi, una raccolta mitologica osseta, Satana impedisce con le sue stregonerie la fermentazione del liquido per la preparazione del rong, una specie di idromele mitico, e solo dopo aver ottenuto ciò che desidera (passare una notte insieme all’eroe Uryzmaeg) ne permette la fermentazione (Dumézil, 1965, p. 40).
Si vedano anche:
Bibliografia
ABAEV V.I., 1958, Istoriko-ètimologičeskij slovar’ osetinskogo Jazyka, vol. I, Moska/Leningrad.
ABAEV V.I., 1989, Istoriko-ètimologičeskij slovar’ osetinskogo Jazyka, vol. IV, Moska/Leningrad.
CHRISTOL ALAIN, 1994, Un hymne caucasien à la bière, in: D. Conso et al. (curs.), Mélanges François Kerlouégan, Les Belles Lettres, Paris, pp. 115-126.
DUMÉZIL GEORGES, 1965, Le livre des héros. Légendes sur les Nartes, Gallimard/Unesco, Paris.